ABC in finale a Bruxelles il 3 dicembre agli European Social Service Awards 2021

Gli European Social Services Awards (ESSA) riconoscono l’innovazione e l’eccellenza nei servizi sociali, mettendo in luce i nuovi approcci di successo e lo straordinario lavoro in corso svolto da gestori, finanziatori, pianificatori, fornitori e erogatori di servizi sociali dei servizi sociali pubblici. I suoi obiettivi sono:
  • Identificare e promuovere le migliori pratiche nei servizi sociali
  • Per riconoscere l’ottimo lavoro svolto sul campo
  • Incoraggiare i colleghi a collaborare e sostenersi a vicenda nel migliorare la loro pratica
  • Promuovere l’innovazione nei servizi sociali in Europa
I lavori, presentati nelle cinque categorie , vengono selezionati da una giuria di esperti. In linea con l’etica di ESN di promuovere le relazioni tra pari e una comunità di servizi sociali, la decisione finale sul premio principale, l’ ESN Excellence in Social Services Award , è presa da tutti coloro che si sono riuniti alla cerimonia di premiazione annuale da tutta la comunità dei servizi sociali, con votazione in diretta all’evento
Il 3 dicembre a Bruxelles – in corrispondenza della Giornata mondiale delle persone con disabilità proclamata dall’ONU –  l’ABC – Associazione Bambini Cerebrolesi – parteciperà in presenza alla finale delle 5 migliori buone prassi agli Oscar europei per il sociale nella categoria “Social Service Innovation” https://essa-eu.org/

 

ABC è stata “nominata” dalla giuria internazionale dell’European Social Network, una comunità professionale la più importante d’Europa con più di 150 autorità pubbliche a livello locale, regionale e nazionale e organizzazioni responsabili dei servizi sociali provenienti da 35 nazioni che rappresentano più di un milione di professionisti in tutta Europa e oltre. http://www.esn-eu.org/
 
“Per noi non importa sapere se vinceremo o meno – dichiara il Presidente nazionale di ABC Marco Espa – essere in nomination, valutati e scelti da una giuria internazionale di professionisti del sociale, tra centinaia e centinaia di buone prassi di tutta Europa è già una grande vittoria nostra e dei nostri figli, la nostra strenua resilienza contro ogni forma di istituzionalizzazione, per fare in modo che le persone con disabilità – sostenute da politiche pubbliche adeguate – possano vivere in mezzo agli altri, sta diventando una necessità per l’Europa, non solo per la Svezia, non solo per l’Italia che con il PNRR ha iniziato a mettere nero su bianco politiche in favore della domiciliarità di tutti, e che il nuovo disegno di legge delega del governo Draghi sostiene nel suo testo in via di approvazione.”
 
“Tutto questo – conclude – non è possibile disgiungerlo dalla travolgente esperienza del movimento delle persone con disabilità e delle istituzioni sarde che dal 2000 ad oggi hanno sostenuto quello che abbiamo chiesto con forza e co-progettato: il “Modello Sardegna” di sostegno alle persone con disabilità e alle loro famiglie, con oltre 180 mil. di euro investiti solo quest’anno e con oltre 1,8 miliardi di euro investiti complessivamente, con migliaia di progetti personalizzati in tutto il territorio.”