Progetto Filippide: l'esperienza di Roma e Praga - di Luca Parodi
I nostri ragazzi protagonisti nello sport. L’esperienza sportiva raccontata direttamente da un protagonista, il nostro Luca Parodi (nella foto) con una testimonianza eccezionale particolarmente significativa che suggeriamo a tutti di leggere
Il Progetto Filippide, prevede la corsa prolungata come terapia naturale al recupero ed alla riabilitazione sociale di persone con disabilità ( principalmente con autismo e sindrome da X-fragile). Tra le attività effettuate ultimamente dagli atleti con disabilità che partecipano a questo programma spiccano imprese quali la Maratona alle isole Svalbard (Norvegia), l’escursione al campo del Centro Nazionale delle Ricerche sul monte Everest a 5,600m di altitudine, oltre che a diverse ed importanti manifestazioni sportive nazionali ed internazionali.
Nel novembre scorso si è svolto il primo allenamento del nuovo gruppo sportivo Sardo, con sede a Porto Torres, composto da sette atleti con disabilita’, (1 RAGAZZA 6 RAGAZZI) (due di SENNORI soci dell’abc, Maria e Giuseppe, e 5 di PORTO TORRES, tra cui Luca ) dieci educatori/accompagnatori e il loro preparatore atletico, che ha seguito la nuova attività strutturata in pista. Il primo importante obiettivo della stagione è stata la partecipazione alla maratona di Roma il 18 Marzo 2007;
l’altro la MARATONA DI PRAGA….
——–
Porto Torres 11/04/2007
L’esperienza vincente di Roma
Marzo 2007 i ragazzi di Porto Torres raggiungono il loro primo traguardo:- la maratona di Roma. Io non so che sorprese questa valorosa avventura ci farà vivere, ma sono tenacemente convinto che traguardi importanti come il primo non ce ne saranno altri.
Violento è sempre percorrere nuove strade, c’è la paura di formare un gruppo di temerari atleti, c’è la paura di deludere le gioiose aspettative e ci sono le infinite difficoltà oggettive di ognuno di noi.
Fortunatamente abbiamo superato questi ostacoli e il gruppo di valorosi credenti è partito per Roma con una valigia carica di felicità ma anche di pesante ansia.
Il lavoro vero non è stato certamente quello della maratona finale ma il lavoro costante fatto nei mesi precedenti.
Forti menti sono le nostre e di tutti quelli che hanno reso possibile questa avventura. Solo la temeraria forza poteva riuscire a sopportare l’immensa fatica.
L’attività sportiva è libertà fiorente e possibilità di potente competizione sana. È bene lavorare con impegno per migliorare i tempi.
Dopo un anno di lavoro io e la mia squadra siamo riusciti a dimostrare che il lavoro svolto è stato vincente.
Un lodevole grazie lo devo a chi ha reso possibile questa esperienza, forti sono le idee dei miei genitori e tenaci sono le loro volontà.
Anche la mia città ha dimostrato piacere ad accogliere questa iniziativa offrendoci i biglietti dell’aereo.
In questo modo la mia città si è allargata facendosi conoscere come città aperta a buone iniziative giovanili. In pista eravamo portotorresi ma soprattutto eravamo giovani italiani entusiasti di condividere notevole passione per lo sport.
Posso valutare l’esperienza romana favorevole per diversi motivi, forse è strano ma per tutti noi è avvincente stare bloccati con la testa e tenere fermi i focosi pensieri. L’attività fisica è stata l’opportunità per concentrarci sulle benevoli forze fisiche. Infatti la fatica del corpo e il fiato corto dato dalla corsa ha favorito il blocco, anche solo per un ora dell’allenamento, dai fruttuosi e ossessivi pensieri.
Nessun ragazzo presente alla maratona era lì per il gusto della vittoria e nessun ragazzo ha partecipato agli allenamenti perché amante della perfetta forma fisica. Tutti noi amiamo mangiare e andiamo fieri della nostra pancia e dei nostri esili muscoli.
Ma il piacere di Roma è stato semplicemente quello di esserci stati, avere indossato la divisa di atleti, il nostro numero ed essere riusciti a partire dopo il via: è stato questo il miglior traguardo.
Praga 12-13 maggio
Praga è stata una curiosa e avvincente esperienza di vita. Timidamente sportiva ma spavaldamente coraggiosa.
Resto meravigliato da quello che ho vissuto e dubbioso che sia la pura realtà.
Diverse volte abbiamo ascoltato nostri ordinari progetti di vita che saltavano alle prime ma fisiologiche difficoltà.
Sembra un sogno che alla fine le moltitudini parole sportive si siano concretizzate passo dopo passo e metro dopo metro condividendo traguardi raggiungibili.
Forse seriamente si è trattato di un bel sogno, un sogno in cui i protagonisti erano veri atleti e amanti del comune sport. Un sogno di pura libertà, se fosse così vorrei non svegliarmi, ma poi penso a come sono stati i preparativi, a quanto rumorose erano le attese che non è possibile pensare ad un sogno perché forti sensazioni come queste possono essere solo reali.
Non corriamo per potenti fisici o per educare ideali competitivi, ma lo facciamo per avere esperienze di vita condivisa per il ricordo di esserci stati.
La parte più importante è stata sicuramente lo stato di puro divertimento che lo sport ci ha offerto, mi sono divertito molto a giocare e ridere con i miei amici sportivi e con tutti gli instancabili accompagnatori.
Le gare erano una seria opportunità di vincere sulla monotonia forzata delle nostre abitudini, erano la vittoria sulle nostre difficoltà fisiche e mentali all’impegno, erano nobile divertimento a chi raccoglieva più bottigliette.
Vinceva chi riusciva a correre non per tutta la gara ma anche solo un metro fiero di portarsi dietro i propri vocioni urlanti e i propri movimenti bizzarri…e per questo noi eravamo tutti vincitori.
Voglio ringraziare mio abile amico Nicola Pintus perché senza la sua potente tenacia non avremo mai potuto vivere questo avvincente momento di gloria.
Sai cosa penso di te?
Secondo me anche tu godi delle difficoltà del nostro bizzarro popolo.
Solo le nostre stereotipie hanno la caratteristica di essere persistenti e molto tenaci.
Anche tu hai le tue stereotipie…sono quelle di bussare porte, a volte di farle aprire e a volte di sfondarle, ma ossessivamente vuoi vederle aperte.
Si…se non fosse così avresti già rinunciato!!!!!!!
E’ per questo che voglio, ringraziandoti, darti il ben venuto tra noi.Con gratitudine Luca Parodi
Il grande anno sportivo ha portato a grandi risultati. siamo riusciti ad ottenere grandi e vincenti risultati.
Importante è stato l’aiuto che l’amico Damiano Tommasi ci ha sinceramente offerto.
Il partecipare al progetto filippide è stato avvincente, ma il parteciparvi con le nostre divise e con le nostre borse ci ha fatto sentire veri sportivi…fieri di portare in giro per le piste di atletica il nostro entusiasmo.Un forte abbraccio Luca Parodi