Disabilità. Buone prassi sui progetti personalizzati
Il 5 novembre L’ABC Sardegna ha organizzato un Seminario Nazionale Disabilità. Una prima analisi quantitativa e qualitativa sull’applicazione della L.162/98 in Sardegna al fine di misurarne l’impatto sociale.
In collaborazione con l’Università degli Studi di Cagliari, la FISH Federazione Italiana Superamento Handicap, l’Agenzia E.Net, Condicio.it, Handylex.org
Con il contributo di Fondazione di Sardegna
Interverranno:
Francesco Mola
Prorettore Università degli Studi di Cagliari
Matteo Orlandini
Università di Bologna, Dipartimento di Sociologia e
Diritto dell’Economia
Vincenzo Falabella
Presidente nazionale FISH, Federazione Italiana
Superamento Handicap
Carlo Giacobini
Direttore di Handylex.org
Daniela Bucci
Direttore di Condicio.it
Luca Frigau
Università di Cagliari, Dipartimento di Scienze Economiche ed Aziendali
Coordinano e Moderano
Marco Espa
Presidente Nazionale ABC Associazione Bambini Cerebrolesi,
Giunta Esecutiva FISH
Francesca Palmas
Centro Studi ABC Associazione Bambini Cerebrolesi
L’ingresso è aperto a tutti. Sarà rilasciato attestato di partecipazione
Organizzazione
Inclusion Progetti
Tema
L’applicazione della Legge 162/98, piani personalizzati di sostegno alle persone con disabilità grave e le loro famiglie, in Sardegna (noto ormai come “modello Sardegna”) ha un’esperienza quindicennale, e oggi conta circa 34 mila progetti, tutti personalizzati e co-progettati tra i destinatari dell’intervento e le loro amministrazioni comunali.
L’obiettivo di questo primo studio, realizzato grazie al contributo della Fondazione di Sardegna, è quello di mappare e rendicontare il valore sociale dell’investimento realizzato in Sardegna con i Piani personalizzati ex legge 162/98, in un determinato arco temporale, al fine di misurare l’impatto sociale di quanto realizzato. È stata costruita una piattaforma statistica con tutti i dati e i relativi grafici e mappatura degli stessi su tutto il territorio sardo. Un altro strumento utilizzato è lo SROI (Social return on investment): un approccio e un metodo che permette di valutare il ritorno sociale di un investimento, ossia di misurare e rendicontare il cambiamento prodotto dalle azioni realizzate non soltanto in termini economici, ma in riferimento all’impatto determinato sulle persone, le organizzazioni e le comunità locali coinvolte.
COMUNICATO STAMPA
Disabilità. La Sardegna prima regione in Italia – dati Istat – per l’investimento sui progetti personalizzati di sostegno: ben 352 mil. di euro il valore del risparmio per la spesa pubblica sarda degli ultimi 8 anni.
I dati saranno presentati per la prima volta nel SEMINARIO DI RICERCA di domani sabato 5 novembre all’Hotel Regina Margherita, a partire dalle ore 16.00.
Interverranno studiosi esperti nazionali e regionali, sia dell’ambito sociale che economico per una prima analisi sull’applicazione della L.162/98 in Sardegna, i piani personalizzati di sostegno alle persone con grave disabilità e le loro famiglie. L’approccio sarà statistico finanziario, ovvero ricavare con indicatori il piu possibile scientifici l’efficienza e l’efficacia del cosidetto “ Modello Sardegna” del quale si tratterà durante la serata.
QUALCHE DATO.
In questi 15 anni di attuazione della L.162/98 in Sardegna sono stati realizzati oltre 268.633 progetti personalizzati e co-progettati con l’utente. Oltre 1 miliardo di euro investiti. Si è partiti nel 2000 con i primi 123 progetti, oggi nel 2016 sono circa 34.000, distribuiti in tutto il territorio.
Spesa fuori controllo o investimento? Negli ultimi 6 anni la spesa si aggira sempre intorno ai 117 milioni di euro. In nessuna altra regione italiana si sostiene lo stesso numero di persone a domicilio con questo investimento. L’Italia con un o stanziamento medio di 430 € pro capite è sotto la media europea, che si aggira intorno ai 538 € pro capite, dietro la Francia, Germania, Regno Unito, Paesi Scandinavi, Austria, Belgio.
Rispetto invece alle Regioni italiane, la Sardegna è la prima sulla presa in carico per utenti (ogni 100 persone) con il 39%, a fronte della media nazionale che è di 6,9%, proprio grazie ai progetti personalizzati.
Ancora: le persone in Italia a rischio di segregazione sono 257.009, di cui 205.258 anziani non autosufficienti o con disabilità, 49.159 adulti con disabilità e 2.593 minori con disabilità. Oggi il 60% dei ricoveri in RSA è concentrato in 4 regioni: Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte. In Sardegna le persone stimate a rischio di segregazione sono circa 2.000; queste stesse persone sostenute oggi nel proprio domicilio, nel proprio territorio con una spesa di 14.700.000€ all’anno, costerebbero alla comunità se istituzionalizzate costerebbero 58.800.000€ all’anno; solo da questo punto di vista il risparmio accertato per la spesa pubblica è superiore ai 40 mil. di euro annui.